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venerdì 19 luglio 2013Aggiornato il:

Do un po' di numeri prima di andare (in Cina)

Il periodo prima della partenza è sempre intenso, pieno di cose da fare, ansie da calmare, documenti da controllare. Ma per me l'estate è anche periodo di bilanci.

Sono poco più di tre anni che scrivo in questo blog, e ormai è diventato una parte (importante) di me.
Qui dentro, anche se non parlo di cose personali, c'è un bel pezzo della mia vita.

Il mio primo post risale al 17 maggio 2010, (un post acerbo, banale, quasi di prova. Ma il primo post non si scorda mai, o per lo meno non lo si rinnega!) e da allora Gattosandro è cresciuto molto.


http://www.tumblr.com/tagged/valigie
Il mio è principalmente un blog di viaggi (cos'altro, sennò?) ma la statistica dice che su un totale di 205 post pubblicati, il post più letto di sempre è quello sul grattacielo della mia città.
Al secondo posto, per consolarmi un po', si va in Cina. Ma sempre di grattacieli si tratta.
Subito dopo troviamo il calendario dei Peanuts in Giappone, e il negozio di giocattoli di Ueno (Tokyo).
Per vedere un post che parla esclusivamente dei miei viaggi devo devo scendere di parecchio (dopo i post su Fang Lijun, Degas e altri artisti tra cui Fubirai) per trovare la lista delle 10 città del mio cuore.

I post in assoluto meno letti, chissà perchè, sono quelli in cui ho messo i miei video (evidentemente me la cavo meglio con la fotografia!).

Il tema viaggi è invece protagonista delle chiavi di ricerca, ma non ce ne sono mai di divertenti come ho letto in altri blog.

Devo ancora imparare molto e cercare di migliorare la parte tecnica, ma considerando che il primo anno non avevo praticamente lettori (a parte qualche amico e la mia dolce metà) mi sembra incredibile adesso guardare il box qui a fianco e vedere che sono ben 127 (il numero oscilla in positivo e in negativo, come la borsa) e non ho ancora avuto l'occasione di ringraziare uno per uno tutti quanti.
Lo faccio adesso: grazie!!

mercoledì 17 luglio 2013Aggiornato il:

Disegnando il viaggio #7

Ultimi due disegni prima di partire: sono dedicati a Shanghai, una delle città più belle del mondo secondo la mia personale lista.


Shanghai lascia a bocca aperta. 
Pur avendola vista un sacco di volte in televisione, in fotografia, su youtube,
mi ha lasciata senza fiato. 
Le luci, le forme, le altezze esagerate. Sembra di stare in una città che appartiene a un altro mondo.

venerdì 12 luglio 2013Aggiornato il:

Ampelmann


Ampelmann, che tradotto significa "l'uomo del semaforo" è stato creato nel 1961 per aiutare chi non riconosce i colori ed è diventato un simbolo di Berlino.

Oltre a quello verde (che cammina) e a quello rosso (fermo con le braccia allargate), in qualche semaforo esiste anche quello giallo (uguale al verde). Essendo diventato il personaggio più famoso di Berlino, negli shop è arrivata la versione rosa (bambina con i codini).

Io, che per i gadget impazzisco, non ho potuto fare a meno di entrare in tutti i negozi del marchio dove si trova qualsiasi oggetto possibile. Dall'arredamento ai prodotti da bagno, dagli accessori all'abbigliamento.



mercoledì 10 luglio 2013Aggiornato il:

United Buddy Bears

Girando per Berlino è impossibile non imbattersi in qualche orso colorato. Sono tantissimi, e fanno parte di un progetto chiamato United Buddy Bears, nato a livello locale per raccogliere fondi da destinare ai bambini e poi esportato in tutto il mondo.

Il loro scopo principale, oltre a raccogliere fondi per l'Unicef e per le organizzazioni locali di aiuto all'infanzia, è quello di diffondere il messaggio di tolleranza e amicizia tra i popoli.

Gli orsi sono dipinti da artisti di ogni Paese, che viene rappresentato attraverso caratteristiche riconoscibili e originali. I bambini imparano a conoscere le differenze con curiosità, capendo che  in fondo siamo tutti uguali.



mercoledì 3 luglio 2013Aggiornato il:

Il Muro di Berlino - 2009 vs 2013

La East Side Gallery è la più lunga galleria d'arte all'aperto. Comprende la sezione di muro lunga circa 1,3 km in Mühlenstraße e rappresenta un memoriale per la libertà. I murales che ricoprono il muro di Berlino vengono periodicamente restaurati. Purtroppo il passaggio dei turisti e l'azione dei vandali rovina la bellezza delle opere, che mantengono comunque la forza dei propri messaggi. La prima volta che sono stata a Berlino era il 2009, ed era in corso un restauro completo. Molti artisti erano all'opera e gran parte di muro era ancora da ridipingere.

Scovando in rete le foto di parecchi anni fa mi rendo conto che è impossibile evitare che la gente lasci la propria firma, l'irresistibile desiderio di lasciare un segno del proprio passaggio, che forse non è poi così sbagliato, vista la valenza simbolica del muro. Ma quando ho visto come certi murales siano stati rovinati (specialmente i più famosi) mi è dispiaciuto. 

Personalmente adoro ciò che è bello, ma non sopporto chi si sente artista pasticciando un muro (ancora peggio se si tratta di un muro su cui un artista ci ha lavorato per davvero.) E purtroppo non sono solo i vandali a rovinare questo museo a cielo aperto, come vedremo più avanti.

Questo è il mio foto-racconto su com'è cambiato il muro (sia in positivo che in negativo) dal 2009 al 2013. 
(cliccate sulle foto piccole per ingrandirle)